La ‘Coupe A112 Abarth’ Francese, il Monte ed il prototipo 1500cc


La Francia è stata una seconda patria per le A112 Abarth, e merita quindi una trattazione approfondita.

La “Coupe” (1978-1982)

L’appassionato e dinamico importatore francese André Chardonnet, con la collaborazione di Alain Mahé (navigatore di Darniche), con il supporto della Casa madre e sulla scia del successo riscosso dal primo Campionato in Italia, organizzò dal 1978 al 1982 la “Coupé Autobianchi A112 Abarth”, alla quale presero parte numerosi equipaggi di tutta la Francia.
Inizialmente venne utilizzata unicamente la quarta serie, ed in prevalenza nella
colorazione celeste 883, che veniva favorita con uno sconto ulteriore rispetto alle altre tinte per caratterizzare in tono francese l’immagine cromatica della Coupé A112 Abarth.
Il regolamento tecnico e sportivo era sostanzialmente simile a quello italiano.
Venivano concessi 4 fari supplementari (Cibié Oscar) e le gomme erano le stesse Kleber usate nel nostro paese già dal 1977.
Con l’eccezione di François Delecour, non produsse grandi campioni come il Trofeo originario in Italia, ma fu comunque un ottimo strumento di promozione per le vendite di tutta la gamma A112 nel paese transalpino.
I vincitori delle cinque edizioni furono:
1978 : Bernard Donguès
1979: Jean Bagarry
1980: Gilbert Revel
1981: Philippe Hamer
1982: Alain Nove


Dal 1980 vennero utilizzati anche alcuni esemplari quinta serie, che sembra fossero fornite nel colore Blu Lipari, previsto per la versione Junior ma non disponibile in Italia per le Abarth.


Una esauriente rivisitazione storica della Coupe A112 francese è consultabile qui:
http://www.clubautobianchi.fr/La-coupe-Autobianchi-Abarth_414.html


Il Montecarlo


Sempre il vulcanico Chardonnet fu l’ispiratore della ben note partecipazioni delle A112 Abarth al Rally di Montecarlo, dal 1976 al 1978.
Piloti che in seguito raggiungeranno fama mondiale furono parte di queste piccole grandi avventure.


1976
Per il primo approccio alla maratona del Principato si puntò sull’affidabilità e sull’impatto pubblicitario. Venne costituito uno squadrone di nove vetture preparate in Gruppo 1, composto da cinque equipaggi femminili e quattro maschili.
Diverse livree e diversi sponsor per i due sessi: il bianco-rosa del dentifricio Aseptogyl per le ragazze ed il bianco-azzurro dello sciroppo Antésite per i maschi.


Dall’Italia si aggiunsero altri cinque equipaggi, due con un’aura di ufficialità grazie alla livrea blu/gialla Oliofiat mutuata dalle Fiat 124 Abarth e portate in gara da piloti Fiat – Abarth, ed altre tre iscritte dal Jolly Club di Milano.

Quattordici A112 Abarth 70 HP a darsi battaglia per una settimana intera.
Il risultato fu eclatante: ottimi piazzamenti per dodici macchine e solo due ritiri.
Purtroppo uno di questi fu l’equipaggio di punta per la classifica assoluta, fuori alla prima prova per un guasto alla pompa benzina, formato da Alcide Paganelli e Ninni Russo.
Questo il brillantissimo risultato complessivo, con i primi tre equipaggi in soli 14” dopo quasi 8 ore di prove speciali e 4500 km di gara :
Malcher-Pagani (n°50-Antésite) 22° assoluti (pari tempo) in 7h48’19” (5006 DG 93)
Dacremont – Denard (n°61 – Aseptogyl) 23° assolute (pari tempo) in 7h 48’19”
Pianta – Colucci (n°71 – Oliofiat, targa TO N11455) 24° assoluti in 7h 48’33”
Hoepfner – “Biche” (n°58 – Aseptogyl) 25° assolute in 7h 50’25”
Ambrogetti – Roasenda (n°59 – Jolly Club) 29° assoluti
Schoen – Baj Macario (n°118 – Jolly Club) 31° assoluti
Laurent – Marchè (n°47 – Antésite) 36° assoluti
Pons – Touian (n°72 – Antésite) 40° assoluti
Tarnard – Cousin (n°62 – Aseptogyl) 42° assolute
Saby – Court Payen (n°53 – Antésite) 51° assoluti
Mosconi – Torriani (n°148 – Jolly Club) 54° assoluti
Desvignes – Perrin (n°57 – Aseptogyl) 62° assolute
Paganelli – Russo (n°20 – Oliofiat, targa TO N11456) ritiro PS1 per guasto
Scharbin – Devin (n°75 – Aseptogyl) fuori tempo massimo


1977
Dopo la prima confortante esperienza, per il 1977 si riduce il numero delle vetture ma si eleva notevolmente il livello di preparazione e competitività. Ai “veterani” Malcher e Laurent si aggiungono una giovanissima ma già veloce Michèle Mouton ed il forte Pierre Pagani. Le vetture sono preparate secondo le norme del Gruppo 2, alleggerite, con parafanghi allargati e motori da 80 cavalli.
Per l’occasione si inaugura una nuova livrea azzurro intenso, lo stesso colore della Lancia Stratos di Bernard Darniche, pilota di punta della scuderia Chardonnet, con codolini neri.
Tutte le quattro A112 Abarth Gr.2 arrivano al traguardo, in ottime posizioni:
Laurent – Marchè (n°56 – targa 8101 DY 93) 19° assoluti, miglior risultato di una A112 Abarth al Montecarlo
Malcher – Chatriot (n°62 – targa 8105 DY 93) 20° assoluti
Mouton – Conconi (n°37 – targa 8106 DY 93) 24° assolute
Pagani – Carlotti (n°59 – targa 8100 DY 93) 61° assoluti (ritiro durante la tappa finale)
A queste si aggiunge la Gruppo 1 di Dongues – Thonluc (n°114 – targa 4564 SC 93), primi di classe.


1978
Anche nel 1978 Chardonnet schiera un paio di vetture al Montecarlo, ora con testa a quattro condotti e alimentate da due carburatori Weber da 40 per una potenza di 90 cavalli e dotate di autobloccante, ma il risultato è meno positivo:
Pagani – Carlotti (n°28 – targa 8101 DY 93) finiranno classificati 89° (incidente) davanti a Saby – Guegan (n°23 – targa 8106 DY 93) 92° (motore).
Due equipaggi privati riusciranno a fare meglio di loro. Tra questi spicca Bernard Dongués, che nello stesso anno vincerà la prima edizione del monomarca “Coupe Autobianchi”.

A fine gennaio, in contemporanea col Montecarlo, la “8105” partecipa alla Ronde di Serre Chevalier affidata a Bernard Darniche, di solito impegnato sulla Lancia Stratos.
Dal 1979 Chardonnet non schiererà più le sue A112 Abarth ufficiali al Rally monegasco, ma molti privati continueranno ad affrontare la dura gara transalpina, con risultati spesso lusinghieri.
Anche nel 1985, a quasi un decennio dal debutto sulle strade del Montecarlo, due A112 Abarth ottengono risultati di rilevo con gli equipaggi:
Francoise Pages e Philippe Micheletti, 57esimi assoluti (con un esemplare Gruppo A)
Elisabeth De Fresquet e Marie-Christine Valette, 60esime assolute e 4e di classe N1 con una rarissima (dal punto di vista agonistico) A112 Abarth settima serie.


Il Tour de Corse ed il prototipo 1500cc
Da non dimenticare infine, sempre in terra francese, le prestazioni al Tour de Corse di Pagani – Carlotti: dopo la squalifica nell’edizione 1976 (corsa con il n°92) si classificheranno, nel novembre 1977, 15° assoluti (con il n°52) e 2° di Gruppo 2, su 120 equipaggi partiti e 34 classificati. Rimarrà il miglior risultato di sempre ottenuto da una A112 Abarth in una gara di Campionato del Mondo.
La stessa vettura, targata 8105 DY 93, era già stata portata da Malcher al 20° posto assoluto al Montecarlo dello stesso anno, e infine viene evoluta in un interessante prototipo Gruppo 5.
Infatti, alla fine del 1978, l’esemplare subisce una radicale trasformazione. Dopo un primo montaggio sulla scocca terza serie, targa 8105 DY 93, questa viene sostituita con la più recente versione, la quarta serie, e nel cofano viene installato il motore della Fiat Ritmo di 1500 cc elaborato dall’Abarth, capace di 140 cv.
Anche il cambio, l’assetto e tutti gli allestimenti subiscono le evoluzioni necessarie per le aumentate prestazioni.
In Francia in alcuni rally nazionali sono ammesse anche le vetture Gruppo 5 e quindi aperti a prototipi come questo. La vettura, affidata nel 1979 al forte pilota Jean-Luc Thérier, dopo la partecipazione alla Ronde invernale di Serre Chevalier ottiene risultati eclatanti, come il primo assoluto al Rallye Bordeaux – Sud ouest. Final results Rallye Bordeaux – Sud-Ouest 1979 (ewrc-results.com)
Anche in Italia venne allestito un prototipo analogo, ma non ebbe mai un impiego agonistico.
L’esemplare francese è stato restaurato in tempi recenti e fa parte di un collezione privata.


Nel 1978 sulle riviste specializza e in Francia vennero pubblicati diversi articoli sulle A112 Abarth di Chardonnet, anche in test paralleli con altre vetture analoghe per cilindrata, preparazione e prestazioni.
Ne abbiamo raccolti tre, dei quali presentiamo le pagine originali e le traduzioni in italiano.
Si tratta di:

  1. “Face à face – Autobianchi A112 Abarth / Peugeot 104 ZS”, dedicato alla versione
    per la Coupe monomarca.
  2. “Chardonnet – Delle italiane tutte blu”, che illustra la preparazione in Gruppo 2.
  3. “Prova comparativa fra tre piccole Gruppo 2: A112 Abarth, Peugeot 104 ZS e
    Renault 5 Alpine” anch’esso dedicato alla versione più spinta, e scritto da Pierre
    Pagani, forse il più grande interprete di questa vettura in Francia e nella sue gare Mondiali.

Allegati

Scheda tecnica A112 CHARDONNET Gruppo 2
Di seguito una scheda tecnica delle A112 gruppo 2 preparate da Chardonnet del 1978

Fiche technique A112 Abarth Groupe 2 1978

MOTORE
4 Cilindri in linea posto trasversalmente sul lato destro
Cilindrata 1050 cm
Alesaggio x Corsa 67,4 x 74,0
Basamento Ghisa
Testata in alluminio con 4 condotti separati
Albero motore su 3 supporti
Albero a cammes Fasatura speciale per uso rally, posizionato nel basamento e
distribuzione aste e bilancieri
Diametro valvole aspirazione ø30.7mm / scarico ø26.5mm
Rapporto di compressione 11,5 : 1
Raffreddamento acqua
Lubrificazione Coppa e radiatore olio di serie
Alimentazione 2 carburatori Weber 40 DCN
Scarico d’origine rinforzato
Accensione d’origine, spinterogeno con puntine, candele Champion N84G
Potenza massima 90 Cv a 7250 giri/min
Potenza specifica 85 Cv/l
Coppia 9,5 Kgm à 6000 giri/min
Coppia specifica 9,04 Kgm/l

TRAZIONE

Anteriore
Cambio di velocità 4 marce, rapporti speciali omologati, coppia finale 13/61=4,69

Differenziale a slittamento limitato Abarth

Velocità a 1000 giri:

1° 7,20 Km/h
2° 11,30 Km/h
3° 16,00 Km/h
4° 18,00 Km/h

Regime massimo di utilizzo 8000 giri/min
Velocità massima 144 Km/h
Frizione monodisco a secco rinforzata diametro 170mm

CARROZZERIA 2 porte + portellone, avantreno rinforzato

codolini e spoiler in poliestere
Fari anteriori originali sostituiti con dei Cibié
4 fari supplementari per le prove notturne

Sospensioni
Anteriori: Mc Pherson, barra anti-rollio più morbida rispetto
all’originale, ammortizzatori Bilstein,
molle elicoidali, articolazioni uniball
Posteriori: molla a balestra trasversale, barra antirollio,ammortizzatori Bilstein,
articolazioni uniball
Geometria:
Campanatura ant : -1°, post: -1°
Convergenza ant : 2mm, post: 3mm
Freni:
anteriori a disco della misura d’origine Ø227mm
tamburi al posteriore.
senza servofreno, correttore di frenata in funzione dell’altezza del posteriore,
pastiglie e ganasce Ferodo
Sterzo Cremagliera 3 giri 1/2 d’origine, in corsa 2 giri 1/2
Ruote Cerchi in lega 4″ 1/2 x 13 e 5″ 1/2 x 13
Pneumatici Michelin Racing 13/53 x 13, neve : 135 x 13
Dimensioni Lunghezza 3,23 m
Larghezza 1,58 m
altezza 1,24 m
passo 2,03 m
carreggiata ant 1,27 m
carreggiata post 1,24 m

Note Allargamenti dei passaruota in plastica, roll-bar integrale

Peso 690Kg
Ripartizione ant/post 430/260 Kg
Rapporto peso/potenza 7,7 Kg/Cv
Capacità serbatoio 30 litri
Accelerazione 0/400 m = 16”9
Lista pezzi speciali omologati in fiche di Gruppo 2
1 serie rapporti cambio ravvicinati
2 coppie finali n° denti 13/58 o 13/61
Sospensioni rinforzate anteriori con snodi metallici
Sospensioni posteriori con snodi metallici e barretta di ancoraggio rinforzata
Prigionieri ruota
Freni a disco posteriori con meccanismo freno a mano
incorporato e cavo dal catalogo ricambi FIAT dischi
diametro 227 mm e pinze a un pistoncino ø34 oppure ø38
Corpi ammortizzatori anteriori rinforzati
(Prima dei cambi regolamentari del 1976 furono omologati: codolini
allargamenti passaruota Abarth)
Per aggiornamenti della produzione omologate carrozzeria 4° serie e successive
carburatore, cruscotto, e sedili collettori di scarico tubolari con differenti lunghezze diversi rapporti del cambio
cambio a 5 marce
configurazione vano motore con accensione elettronica

Nota: per la stagione 1978 evoluzione vettura Chardonnet con differenziale autobloccante e scatola guida ravvicinata; alleggerimenti con l’adozione della mascherina anteriore della versione economica, paraurti della versione economica senza rivestimento plastico, paracoppa in lega con fori grandi per migliorare la ventilazione verso la coppa dell’olio.
Diminuita l’altezza da terra.

Codice colore Autobianchi: Blu Tahiti 472


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